I piccoli hanno bisogno di latte, sì. Ma più ancora di essere amati, accarezzati e massaggiati.
Essere portati, cullati, accarezzati, massaggiati, sono tutti nutrimenti per i bambini piccoli, indispensabili, come le vitamine, i Sali minerali e le proteine, se non di più.
Il massaggio dei neonati è un’arte antica e profonda. Semplice ma difficile, difficile perché semplice. Come tutto ciò che è profondo.
In tutte le arti, c’è una tecnica. Che bisogna imparare e padroneggiare. L’arte, dal canto suo, apparirà in un secondo tempo. In realtà c’è sempre stata. Poiché, appunto, è al di là della durata.
Il bambino deve essere completamente nudo, occorre che il massaggio sia fatto in un locale in un ambiente riscaldato. Il neonato non deve mai provare una sensazione di freddo. D’estate sarà bello fare il massaggio all’aperto e lasciare poi il bambino nudo al sole.
Il massaggio si fa con dell’olio, che si farà intiepidire. Bisogna scartare tutti gli oli minerali ed usare solo oli vegetali naturali. In India, le donne usano l’olio di sesamo in inverno, e l’olio di cocco d’estate
Il bambino deve essere a digiuno. Cioè non si farà il massaggio immediatamente dopo l’allattamento al seno o con il biberon. Al massaggio seguirà il bagno, che completerà l’effetto di rilassamento profondo e libererà la pelle dall’eccesso di materia grassa non assorbita.
Il massaggio sarà fatto al mattino, lo si può ripetere la sera, prima del sonno.
La donna, poi deve essere seduta per terra, questo è un punto fondamentale. Seduta per terra, a livello del suolo. Con le gambe allungate, la schiena diritta, le spalle rilassate.
Massaggiare il bambino su un tavolo, mentre la donna è in piedi o seduta su una sedia, equivale a non capire il significato profondo. A perdere ogni beneficio.
Eccovi dunque sedute a contatto del suolo. Vicino a voi l’olio in un piccolo recipiente. Tiepido, non scordatelo.
Sulle vostre gambe avrete steso una salvietta. Sotto la quale è prudente mettere un telo impermeabile. L’abbandono profondo che provoca il massaggio e il benessere che il bambino proverà presto, faranno sì che, spesso, vuoti la sua vescica!
Se è estate, se fa caldo o siete a casa vostra, e vi sentite perfettamente bene, mettetevi a vostro agio. Meno vestiti avrete più il vostro corpo sarà libero e funzionerà bene. Allora non mettete niente fra voi e il bambino. Mettete il piccolo corpo a contatto delle vostre gambe.
Vi guarderete l’un l’altro. Questo contatto degli occhi è di estrema importanza. Per tutto il tempo del massaggio bisogna parlare al bambino. Non necessariamente con le parole. Ed è anche ancora meglio restare in silenzio. Il silenzio aiuta la concentrazione. E allora imparate a comunicare in altro modo. Siate attente. Pensate solo a quello che fate. Siate “lì”! Parlate al piccolo con gli occhi, con le mani. Con tutto il vostro essere.
- Testo tratto dal libro: SHANTALA L’arte del massaggio indiano per far crescere i bambini felici. Di Frédérick Leboyer/Edizioni Bompiani
- - Foto iniziale tratta dal libro SHANTALA.
- - Foto scattate al Corso di Massaggio indiano per i bambini. Garda giugno 2008.