L’unzione del corpo (snehana) e il massaggio (abhyanga) sono usati da tempo immemorabile in India per incrementare forza, mobilità, flessibilità e memoria, così come per migliorare la vista ed il funzionamento degli organi interni; favorire il sonno, aumentare la resistenza del sistema immunitario, rigenerare i tessuti, sbloccare l’energia vitale, ridurre l’accumulo di sostanze nocive nel nostro corpo. Inoltre, il massaggio e l’unzione del corpo, migliorano la capacità di concentrazione, l’intelligenza, la fiducia in se stessi, l’autostima e promuovono la longevità. Questi sono solo alcuni dei molteplici effetti benefici derivati da una pratica regolare del massaggio.
In India, da sempre, è in uso ungersi il corpo con oli; secondo il pensiero indiano, i massaggi eseguiti con oli offrono benefici maggiori. In generale, il corpo non dovrebbe essere mai massaggiato a secco poiché la frizione, il calore ed il fastidio che vengono indotti disturbano l’energia vitale, il prana. L’olio dal canto suo ammorbidisce la pelle, la lubrifica e distribuisce uniformemente il calore prodotto dal massaggio.
In India, quindi, il massaggio con oli è la tecnica più usata. Oggi possiamo affermare che il grande contributo dell’India al lavoro sul corpo è dato soprattutto dall’utilizzo degli oli medicati.
La scelta dell’olio avviene in base alla costituzione di chi si sottopone al massaggio e alla condizione di salute relativa al momento in cui si sottopone al massaggio, In altri termini tutto il massaggio e l’uso degli oli seguono il principio della Prakriti (natura o costituzione psicofisica) e della Vikriti (squilibrio), la scelta è sempre basata sul soggetto e sul momento attuale. Quindi la scelta di un olio dall’altro è legata alla capacità di accrescere o diminuire un dosha o più dosha.
Pur essendo considerato “fuoco in forma liquida” per la sua natura riscaldante, l’olio può avere anche proprietà rinfrescanti. Gli oli riscaldanti saranno quindi indicati per armonizzare, pacificare, vata e kapha, mentre gli oli raffreddanti saranno ottimi per pitta.
In base alle caratteristiche di calore o freschezza, si può consigliare l’uso dei seguenti oli:
Per Vata: olio di sesamo
Per Pitta: olio di noce di cocco e di semi di girasole
Per Kapha: olio di senape, di oliva, di mandorle e di semi di albicocca