7 Maggio 2013, la Redazione - Categoria: La pratica
Il massaggio ayurvedico fa parte della vita indiana, è una scienza popolare. L' Ayurveda è nota come scienza medica ma soprattutto come la scienza medica sacra. Anche il massaggio ayurvedico quindi viene considerato una tecnica sacra.
Non si tratta solamente di un massaggio che tonifica i muscoli o che favorisce il drenaggio della linfa ma è anche una pratica capace di trasformare le energie presenti e di permettere al corpo sia fisico che energetico di rigenerarsi e di ritrovare integrità e spiritualità.
Il massaggio ayurvedico riconosce ogni persona secondo il suo Dosha ovvero secondo la sua natura: Vata, Pitta o Kapha. Molti hanno una natura intermedia rispetto a queste tre categorie. All'interno delle diverse tipologie si sviluppano tutti gli squilibri possibili, gli eccessi dei dosha. A seconda del Dosha in squilibrio viene applicata una particolare serie di massaggi accompagnata da specifici oli.
In pratica, l'operatore massaggia il corpo del paziente per un tempo molto lungo in modo da provocare veri e propri effetti terapeutici sugli organi interni. Quindi massaggi definiti ayurvedici di 20-30 minuti non sono tali. La tecnica non è semplice e a volte richiede il lavoro di più massaggiatori. Consiste nel trattare le diverse parti del corpo con differenti oli ed essenze.
Il massaggio secondo la tradizione ayurvedica è consigliato per il ringiovanimento, nutrire i Dhatu - ovvero i tessuti del corpo -, togliere la fatica fisica mentale emotiva, migliorare la vista, rinforzare il corpo, favorire il sistema digerente, circolatorio, linfatico, escretorio, nervoso, energetico e favorire il sonno e i sogni. Inoltre per migliorare la concentrazione, rinforzare la pelle, armonizzare i tre Dosha ovvero gli umori energetici individuali. Un ciclo organizzato di massaggi aumenta la resistenza alle malattie e migliora lo stato generale della salute, combattendo lo stress e migliorando la confidenza con il proprio corpo.