Nella pratica quotidiana, l’ayurveda consiglia la regolare pulizia della lingua. Questa azione è utile per eliminare i depositi di muco sia sulla lingua che in gola. Così come la pianta del piede, anche nella lingua sono localizzati diversi punti riflessi collegati a specifiche parti del corpo. La lingua si dovrebbe raschiare con un raschietto (netta lingua) in argento, rame, acciaio, oppure con un cucchiaino. Con il raschietto si dovrebbe fare un massaggio dolce ed efficace in due o tre passaggi. Con la regolare pulizia della lingua il senso del gusto si affina.
L’analisi visiva della lingua può rivelare l’eventuale squilibrio dei dosha:
Se la lingua è molto rossa, vi è un eccesso di pitta (fuoco).
Se la platina depositata è bianca e spessa, vi è la presenza di ama (tossine) nel sistema digestivo, spesso per eccesso di kapha (terra e acqua).
Se il deposito è bianco-giallastro, sta ad indicare la presenza di ama (tossina) legata a pitta.
Se il deposito è piuttosto grigio e asciutto, vi è un eccesso di vata (vento e dell'aria).
Solo se il rivestimento della lingua è chiaro indica la normalità dei dosha.
Dopo la pulizia della lingua, è consigliato effettuare dei gargarismi con olio di sesamo o girasole per 5 minuti, quindi lavare la bocca.
Il gargarismo con l’olio prende il nome di Gandouci , la sua azione è quella di un vero e proprio massaggio su tutte le pareti della bocca e una ginnastica per le mascelle. Si dice che la pratica di Gandouci può aiutare eventuali problemi di dolori alle mascelle, rafforza i denti, pulisce le gengive, abbellisce le labbra e da una espressione armoniosa al viso.