La sera è l’ ora della giornata tipicamente caratterizzata da KAPHA, che induce una naturale pesantezza nella mente e nel corpo.
Perché il sonno notturno sia buono e ristoratore occorre la completa digestione di tutte le esperienze mentali, emotive e del cibo. Ecco l’ importanza di aspettare circa tre orette prima di coricarsi, dopo aver cenato e, non meno importante, mantenere il clima sereno in casa alla sera, cercando di dedicarsi alla famiglia ed ad attività di rilassamento (ad es. la meditazione), per mitigare e sciogliere le tensioni eventualmente accumulate nell’ arco della giornata.
I soggetti KAPHA non dovrebbero aggravare il proprio dosha dormendo in altri momenti della giornata, ma dedicandosi al sonno solo di notte; quando ci si addormenta facilmente ma il risveglio è lento il dosha kapha è in eccesso.
I soggetti VATA invece necessitano di molte ore di sonno per ristabilire l’ equilibrio del loro sistema nervoso, in quanto sono iperattivi e non regolari nelle loro attività. Dovrebbero evitare di coricarsi a tarda notte ed i rumori notturni, in quanto hanno un udito particolarmente sensibile ed un sonno leggero; infatti sintomi di vata in eccesso sono le difficoltà nell’ addormentarsi ed il svegliarsi più volte nella notte.
I soggetti PITTA invece hanno un sonno regolare e profondo, hanno generalmente meno necessità di ore di sonno rispetto agli altri dosha e si svegliano rigenerati ed attivi; il pitta in scompenso si sveglierà generalmente verso le 24.00.
I SOGNI che emergono nella notte sono tendenzialmente legati al dosha predominante nel soggetto; se si verifica un cambiamento del tipo di sogni è possibile trovarsi in presenza di uno squilibrio di un dosha (che inizia a manifestarsi anche di notte).
I sogni di VATA sono attivi, movimentati, spaventosi, con inseguimenti, voli, rumori, cadute e salti..
Quelli di PITTA sono violenti, appassionati, arrabbiati, con immagini o strumenti aguzzi.
I sogni di KAPHA sono delicati, rilassati, spesso con distese di acqua calma, laghi ed oceani.